Herbalista Medica
Ricerca per fermare la vivisezione
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Servono metodi di ricerca qualitativi basati sulle prove cliniche.
Stop Vivisection con 1 milione di firme presentate al Parlamento Europeo richiese l'abrogazione della Direttiva 2010/63/EU entro il 2014 e ottenne audienza positiva nel 2015:
“Considerando sia i chiari motivi etici che si oppongono alla sperimentazione animale, sia le prove scientifiche che provano l’assenza di predittività di ‘modelli animali’ per una ricerca finalizzata alla salute umana, sollecitiamo la Commissione europea ad abrogare la Direttiva 2010/63/EU sulla protezione degli animali utilizzati a scopi scientifici, rendendo nel contempo obbligatorio, per la ricerca biomedica e tossicologica, l’uso di dati specifici per la specie umana."
”Fare il salto di qualità" per la società europea significa rinunciare a metodi ricerca crudeli, quali, le tecniche di avvelenamento, accecamento, amputazione e tortura con sostanze aggressive, e lasciare spazio a ricerca che sia mirata a metodologie adeguate che utilizzino sostanze efficaci, più reputabili e sicure.
“Considerando sia i chiari motivi etici che si oppongono alla sperimentazione animale, sia le prove scientifiche che provano l’assenza di predittività di ‘modelli animali’ per una ricerca finalizzata alla salute umana, sollecitiamo la Commissione europea ad abrogare la Direttiva 2010/63/EU sulla protezione degli animali utilizzati a scopi scientifici, rendendo nel contempo obbligatorio, per la ricerca biomedica e tossicologica, l’uso di dati specifici per la specie umana."
”Fare il salto di qualità" per la società europea significa rinunciare a metodi ricerca crudeli, quali, le tecniche di avvelenamento, accecamento, amputazione e tortura con sostanze aggressive, e lasciare spazio a ricerca che sia mirata a metodologie adeguate che utilizzino sostanze efficaci, più reputabili e sicure.
Elevato indice terapeutico di fitopreparati tradizionali
Elevato indice terapeutico di fitopreparati tradizionali
Elevato indice terapeutico di fitopreparati tradizionali
Sostanze naturali ad ampio margine di sicurezza di tipo simile agli alimenti, preparate secondo il buon senso dei metodi tradizionali, non necessitano di stabilire la dose efficace (ED50), cioè il rapporto con la dose tossica (TD50) e la dose letale (LD50), perché le reazioni avverse sono di tipo alimentare, e quindi, relativemente piú lievi dei farmaci.
Ad esempio, sarebbe superfluo determinare la dose tossica dell’olio extra-vergine d’oliva per confermare i suoi benefici sulla salute cardiovascolare, perché il buon senso ci impedisce normalmente di berne una dose di mezzo litro!
Ampio indice terapeutico di piante e funghi medicinali
Ampio indice terapeutico di piante e funghi medicinali
Allo stesso modo, studi sui funghi medicinali si sono rivelati superflui: il Coriolus versicolor ha dimostrato una LD50 di 18gr/Kg su topi, cioè quasi il 1,8% del peso corporeo dopo 90 giorni di somministrazione di estratto acquoso concentrato, cioè una concentrazione del fungo maggiore di fungo rispetto alla dose generalmente consigliata di 3g, 3 volte al giorno (9grammi) di fungo fresco (Barros et al 2016).
Una review sulla Grifola fondosa (Maitake) dimostra che somministrare dosaggi del 5-20% del peso corporeo sarebbero impossibili da integrare nella dieta umana (Chu et al 2002, Mayell 2001).
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La corsa all’innovazione in campo scientifico in Occidente è avvenuta senza basi storiche rigorosamente empiriche, mirando alla sintesi di sostanze nuove, benché copiate dalle strutture chimiche di piante ma che hanno procurato effetti collaterali ben piú gravi. Per rimediare a quest’ultimi, il medico ricorre alla polifarmacia, dove combinazioni di farmaci sono prescritte per gestire complicanze, raramente supportate da prove scientifiche sufficienti (Langan e Shajahan 2010, Stoller et al 2008, Br Med J 1980, Shorvon e Reynolds 1979).
L’esigenza dell’industria è di produrre una sola sostanza farmacologica riproducibile in conformità a numerosi studi di ricerca in vitro, in vivo, e infine a doppio cieco, randomizzati su vasti gruppi di persone, per una sola azione fisiologica, generalizzabile alla media della popolazione e dunque, brevettabile per la vendita in massa; tutto ciò senza prendere in considerazione che il paziente possa avere esigenze significativamente superiori oppure inferiori alla media statistica della popolazione e possa, quindi, esigere un approccio che non sia generalizzabile statisticamente.
Ampio indice terapeutico di piante e funghi medicinali
Ampio indice terapeutico di piante e funghi medicinali
Mentre lo studio della medicina tradizionale è classificato prevalentemente come osservazione fenomenologica, cioè ricerca qualitativa basata sull’opinione esperta di livello V, in fondo alla piramide delle prove considerate scientifiche (Morshed e Bhandari 2008).
Il dibattito è con i metodi usati per gli studi scientifici quantitativi, l’importanza dei quali si riferisce all’epidemiologia di massa (Bagnato 2009). I gruppi randomizzati a doppio cieco di livello I sono considerati dalla medicina molecolare, l’apice della piramide.
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La visione storica olistica di ogni tradizione medicinale ci pone davanti una piramide dell’efficacia terapeutica ribaltata: ad esempio, San Tommaso D’Aquino, considerava l’unità tra mente, anima e corpo, tra fenomenologia e fisicità, realtà inscindibile e di massima importanza terapeutica (De Robertis e Brookdale 2011).
Tra i metodi di ricerca qualitativi olistici utili è possibile usare modelli per la raccolta di casi clinici qualitativi e di interviste fuori dall’ambulatorio per includere popolazioni difficili da raggiungere (Wardle et al 2010, Wolf 2008).
La ricerca utile al medico potrebbe consistere, ad esempio, di una combinazione di dati di casi clinici, interviste e, per esempio, di sondaggi e questionari postali o elettronici che raccolgano dati meno complessi, meno intimi e più adatti alla quantificazione.
Oltre alle analisi ematologiche e alle investigazioni mediche ospedaliere, diversi parametri di diagnosi differenziale si adattano al controllo qualitativo di manifestazioni dinamiche e complesse di prassi clinica, integrabile con i metodi analitici di sistemi medici tradizionali occidentali e orientali.
Oltre alle analisi ematologiche e alle investigazioni mediche ospedaliere, diversi parametri di diagnosi differenziale si adattano al controllo qualitativo di manifestazioni dinamiche e complesse di prassi clinica, integrabile con i metodi analitici di sistemi medici tradizionali occidentali e orientali. In conclusione, le esigenze cliniche suggeriscono la necessità di cambiare le priorità dell’etica della metodologia dalla evidence-based medicine (EBM), basata sulle prove sperimentali epidemiologiche e dati quantitativi ristretti alla medicina molecolare, con un concetto di evidence-based practice (EBP), basata su prove strettamente cliniche che tengano in considerazione la medicina sia molecolare che la fisica, piú adatta a misurare aspetti energetici che influenzano l'integrità di mente e fisico, mondo spirituale e materiale.
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